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Le Ninfee, fiori d’acqua – Un giardino in città

L’ultima mostra presso lo Spazio Espositivo in Via della Cervia, 19 a Lucca ha avuto come tema le Ninfee, i fiori d’acquaL’autore è Andrea Mattiello.

Questi originalissimi fiori esercitano un grande fascino e sono da sempre motivo di ispirazione artistica, basti pensare alle grandi opere di Claude Monet.

L’acqua è un elemento che porta con sé l’idea di nascita e di vita, ed i giardini acquatici richiamano un senso di pace e di profondità, inducendo alla riflessione.

L’ispirazione di Andrea Mattiello nasce da questo e le sue composizioni in acrilico e collage su tela esprimono una serena introversione.

 

Le Ninfee sono dei bellissimi fiori acquatici che non smettono di affascinarci.
Solitari e placidi abbelliscono piccoli e grandi specchi d’acqua. Esaltando la bellezza di certi angoli naturali ci fanno sentire in armonia con la natura.


Le opere di Andrea Mattiello suggeriscono sensazioni fluide e leggere come l’acqua, i fiori ed i pensieri:
stralci di carta sapientemente composti sulla tela richiamano i leggeri movimenti d’acqua, i riflessi, le ombre ed i colori di quelle preziose porzioni di mondo che sono i giardini acquatici.”

 

L’ esposizione di Via della Cervia ha valorizzato le opere di Andrea: le giuste dimensioni e proporzioni dello spazio hanno fatto “uscire” l’atmosfera tipica di un giardino appartato e silenzioso.

 

L’ispirazione di Andrea Mattiello non si è conclusa ed ha appena realizzato tre nuove opere dai titoli molto evocativi:

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“Sole Azzurro” acrilico e collage su tela cm 20×40 – dittico

 

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“Rifugiarsi nella silenziosa attesa del niente”
acrilico e collage su tela cm 50×70

 

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“Ancorerò al cuore i ricordi dell’arcipelago azzurro”
acrilico e collage su tela cm 50×70

Tutte le opere della serie “Waterflowers” sono disponibili sul sito Livin’art – Arte da Vivere!

info artedavivere@livinart.it / www.livinart.it

 

Laura Guadagnucci, coordinatrice Livin’art – Arte da Vivere

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Il nuovo paesaggio di Helen Shulkin

E’ stato molto  interessante allestire l’esposizione

“Simplicity”, il paesaggio urbano di Helen Shulkin.

Quando sono arrivate le opere dalla Germania è stata una bella sorpresa:

18 opere di varie misure in acrilico e china su carta.

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Leggerissime opere su carta a rappresentare paesaggi urbani popolati di strutture metalliche ed edifici per lo più industriali.

Il supporto in  carta, mentre esalta il contrasto con le strutture rappresentate, dà anche un piacevole effetto di morbidezza che la tela non riuscirebbe a restituire.

Un contrasto che porta dietro a sé fascino.

Il tratto gestuale di Helen Shulkin si unisce armoniosamente al suo impeto creativo. I paesaggi di Helen Shulkin sono nuovi paesaggi che esprimono un nuovo pensiero sul significato ed il valore di questi ambienti periferici ma non certo marginali.

E’ davvero molto interessante la varietà di tratto di Helen Shulkin a dimostrazione del suo gesto sicuro e delle sue sicure competenze. Un tratto che a volte è netto altre volte discontinuo, qua spesso e poco lontano più leggero.

Tutto questo porta grande energia ed espressività ad ogni opera.

Dopo queste riflessioni e dopo un certo pensare è venuto naturale utilizzare  – per allestire l’esposizione – gli stessi materiali ferrosi oggetto delle opere.

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L’insieme è risultato di grande naturalezza.

Ogni visitatore ha espresso un suo pensiero specifico, ogni volta interessante e stimolante.

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Helen Shulkin e le sue opere sono già apprezzate e conosciute in Germania ed in Europa.

Questa – presso lo Spazio Espositivo di Via della Cervia 19 in Lucca – è la sua prima esposizione in Italia.

Le opere di Helen Shulkin sono visibili ed in vendita su Livin’art Arte da Vivere .

 

Laura Guadagnucci – Livin’art Arte da Vivere

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Affascinanti creature artistiche

Sono affascinanti creature che nascono dalla fantasia di Michaela Kasparova: Le Guardiane.
Sono sculture in stoffe, tessuti, filo di ferro e legno. L’altezza varia dagli 80 ai 170 cm.
Dietro al loro aspetto pacifico, immobile e – ad un primo impatto – giocoso, si celano altri aspetti, più articolati. Per questo ci affascinano, diversamente da una qualsiasi altra bambola in stoffa.


La cifra espressiva dell’artista Michaela Kasparova passa sempre per le strade dell’io fanciullo; anche le sue tele ricche di colori e popolate di animali e personaggi in continuo movimento portano al mondo dell’infanzia. Ma è solo una delle angolazioni interpretative.

Ma torniamo alle Guardiane.

Non ci sfugge che ciascuna delle Guardiane manifesti un carattere ed una personalità od una scelta di vita, od un momento della vita dell’artista, od un suo interesse, una sua curiosità.
Sono ricche Le Guardiane, di tessuti e di stoffe e per questo non ci stancano. Sono strane, eccentriche ma sobrie. Ogni pezzo di esse ha un sua motivazione. Per questo non finiamo mai di scrutarle. Se ci giriamo attorno scopriamo sempre qualcosa di nuovo, qualche particolare.

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Sono degli oggetti di grande fascino, che arredano molto bene gli ambienti personalizzandoli e rendendoli del tutto originali.
Sono delle vere e proprie “opere”,  preziose sia per la quantità di lavoro necessario a realizzarle sia per la preziosità delle stoffe utilizzate; sono frutto di significative competenze che l’artista ha acquisito nella Repubblica Ceca – suo paese di origine – conseguendo la Laurea in Design del tessuto.
La specifica competenza unita alla creatività esuberante ha portato Michaela Kasparova a realizzare queste opere uniche e già molto apprezzate.

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Allestirle tutte insieme presso lo Spazio Espositivo di Via della Cervia 19 è stato un grande piacere, uno stimolo ed anche un divertimento! Finalmente riunite in un luogo  appropriato alle loro caratteristiche. Le sentiamo a loro agio, padrone del luogo: le Guardiane ci guardano e si lasciano guardare!
Da non perdere!

“Le Guardiane stanno ferme e guardano, osservano silenziose e si lasciano osservare. Ciascuna ha una storia ed una sua personalità. Nascono dalla fantasia di Michaela Kasparova e poi iniziano la loro vita …

Opere Uniche interamente realizzate a mano con tessuti di varia provenienza, storia e preziosità.”

3-12 giugno h 17/19
Laura Guadagnucci – Livin’art Arte da Vivere

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Michelangelo, mostra fotografica

 

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Il titolo della prima mostra 2016 allo Spazio Espositivo di Via della Cervia 19 in Lucca è

“Michelangelo, opera unica”

di Alessandro Giuliani

l’autore – infatti – considera un’opera inscindibile l’insieme delle 23 stampe fotografiche in mostra, oltre che unica al mondo la bellezza dell’opera michelangiolesca.

La mostra fotografica “Michelangelo, opera unica” si propone come una suggestiva reinterpretazione delle più famose opere scultoree del grande artista, una reinterpretazione che esalta la forza poetica, drammatica, sensuale nonché virile delle più famose opere scultoree del grande artista.

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Il valore estetico ed artistico del Progetto Michelangelo deriva, oltre che dalla scelta dei soggetti e di inquadratura, dalla particolarissima tecnica di stampa che avviene in camera oscura:

“la stampa a gelatina con tecnica a pennello su carta da incisione diventa un secondo momento creativo, la parte più bella, ancor più dello scatto, la sorpresa di vedere uscire fuori l’immagine modulando i tempi di esposizione e di posa in acido, l’utilizzo del pennello ad aggiungere tratti togliendo definitezza all’immagine”

Si tratta di una rara tecnica di stampa che diventa un ulteriore momento creativo, dove il gesto fisico del pennello sulla gelatina che smuove i perimetri e sfrangia i bordi, libera l’immagine dallo stereotipo, aggiunge valore artistico ed interpretativo agli scatti e rende queste tavole fotografiche delle opere uniche, non ripetibili. Le sculture di Michelangelo risultano esaltate nella loro unicità.

Si avverte il lavoro fisico, artigianale e creativo che avviene nel momento della stampa e che rimanda un senso di non finito, impreciso, imperfetto e perciò più interessante, non scontato, a forte contrasto con la perfezione permessa dalle comuni macchine digitali.

Gli scatti totali sono stati circa 200, le stampe finali una trentina.

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Bacco

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Brutus

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ogni stampa è  un’opera unica.

E’ visibile e disponibile sul nostro sito un progetto fotografico di Alessandro Giuliani analogo a questo appena presentato:

Sguardi Immoti – Romanticismo Italiano, un progetto di interpretazione artistica dei capolavori presenti nelle sale e nei depositi della Galleria d’Arte Moderna di Milano.

 

Laura Guadagnucci Livin’art – Arte da Vivere

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“Listen to your heart” di Andrea Mattiello

E’ iniziata il 9 novembre l’esposizione delle quattro grandi tele dell’autore Andrea Mattiello, poliedrico artista della Scuderia Livin’art.

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Livin’art non è esclusivamente una galleria d’arte on line dove poter navigare fra opere di autori di valore, lasciarsi ispirare dall’arte che arreda ed eventualmente acquistare in modo facile e sicuro un’opera unica.

Livin’art è anche arte da poter ammirare in un contesto suggestivo come il Temporary Art, uno spazio che si trova nel pieno centro storico della città di Lucca, in una piazzetta di indiscusso fascino.

Fino al 18 novembre è possibile ammirare le grandi tele dell’autore Andrea Mattiello.

Il titolo della mostra espositiva è “Listen to your heart”, ovvero Ascolta il tuo cuore. Sono opere di forte impatto per le dimensioni, per i colori e per l’immediato riferimento alle emozioni ed alle passioni.

” Impulso e raziocinio, forza e tenerezza, gesto e linea si fondono nella serie “Listen your heart”. Cuori travolti in balia di sentimenti forti e fugaci teste in cerca di un punto di approdo creano un magma dinamico attraente e repulsivo. L’amore con i suoi tormenti – fra illusione e realtà, costruzione e decostruzione di un pensiero che non ci abbandona – è il vero protagonista di queste opere ”

 

Le opere sono realizzate con tecnica mista che prevede acrilico, grafite e collage: è molto interessante osservarle da vicino e con calma perchè più lo sguardo rimane sulla tela più da essa emergono nuove forme e nuovi particolari.

Si tratta di un’esposizione di opere d’arte da fruire facilmente ed intensamente in un ambiente unico come il Temporary Art di Via della Cervia.

Le opere dell’autore Andrea Mattiello sono visibili ed in vendita anche su www.livinart.it

http://livinart.it/it/20_andrea-mattiello-artista

Laura Guadagnucci – Livin’art Arte da vivere

Progetto fotografico ” Potere e Pathos – Variazioni ” : i bronzi ellenistici declinati ad immagine contemporanea

Lo scorso inverno a Firenze l’esposizione di un certo numero di bronzi ellenistici è stata vissuta come un vero e proprio evento, di grossa portata. E’ stata infatti la prima volta che accadeva la contemporanea messa in mostra di 50 capolavori in bronzo, provenienti dai più importani musei archeologici italiani ed internazionali, approdati quindi a Palazzo Strozzi.

Allestimento impeccabile, suggestione unica. La mostra è poi volata a Los Angeles.

Il Progetto Fotografico di Alessandro Giuliani è mosso dall’ispirazione data dalla classicità unità all’opportunità di una vicinanza fisica con le millenarie opere. Ed inizia con un taccuino di appunti

appunti per Variazioni

Il risultato finale è Variazioni I – II – III – IV

Variazioni I- II – III – IV, Opera Unica

Concepita come opera unica è costituita da stampe fotografiche cm 10×15 (1/1) realizzate in camera oscura ed apposte su n. 4 supporti in tela cm 40×40. Ogni tela ha comunque la forza ed il contenuto per una sua propria singola esistenza.

Vista la interessantissima mostra e vista l’opera Variazioni come sua interpretazione fotografica,  le considerazioni sono tante e stimolanti, l’approcio emozionale ed interpretativo infatti può scorrere su e giù su più livelli.

La ripetitività delle immagini è tipica di uno sguardo contemporaneo (Warhol), il fatto che l’oggetto dello sguardo siano opere della classicità greca rende Variazioni un’opera dalle molteplici letture ed interpretazioni. L’angolazione contemporanea data dal mezzo fotografico in sè induce a soffermarsi.

Variazioni I – Opera Unica

Variazioni IV – Opera Unica

L’apparecchio fotografico è utile strumento per non fermarsi ad una unica interpretazione artistica: diventa espediente a tutto tondo per esagerare e forse dissacrare, se pur con soggezione, il mito ma anche per avvicinarlo a noi.

L’immagine ripetuta ma non uguale a se stessa è analisi di essa, ma è anche desiderio e possibilità di sovvertire un messaggio: in teoria non occorre il ripetersi dell’immagine per rappresentare l’opera – un’opera scultorea classica che è unica ed irripetibile – ma in questo modo le si dà una nuova possibilità di agire sull’immaginario suscitando curiosità e avvicinandola ai nuovi modelli di lettura del mondo.

E’ un approccio contemporaneo sul tema dell’uomo classico.

Variazioni I e II

Variazioni II, work in progress

L’opera Variazioni ci attrae per il contrasto che contiene in sé.

Quotazione

1 Variazione 120 euro

Opera completa ( Variazione I – II – III – IV) 400 euro

Info artedavivere@livinart.it

Laura Guadagnucci – Livin’art Arte da vivere

Conversazione con lo scultore, ispirazione e materia

L’atelier

Andrea Bucci mi ospita nel suo atelier del centro storico della città di Lucca.. Un ambiente accogliente che trabocca di oggetti artistici. Per lo più le sue sculture in ceramica, ma anche fotografie – la passione –  e quadri suoi e del padre pittore.  Una tenda porta al retro – bottega, dove lo scultore procede con le sue creazioni.

 

Andrea Bucci - Atelier

Andrea Bucci – Atelier

 

Il pensiero e l’ispirazione

Ma come si diventa scultori? Da cosa lo si può capire? Probabilmente le strade sono tante e misteriose, e parlando con Andrea si può conoscere la sua esperienza.  Ricorda che cominciava già a dare forma alla sua fantasia di bambino con la mollica del pane per poi passare a vari tipi di plastilina ed approdare finalmente all’argilla intorno ai 16 anni.  Certo è che i suoi ricordi spaziano nel mondo dell’arte, tanto da poter dire che l’arte l’ha introiettata nel quotidiano, ed inconsapevolmente ha modellato nel tempo la sua particolare visione (od evasione) del mondo, che si manifesta nella particolare estetica delle sue opere.

Andrea Bucci prova a definire il mondo che ispira le sue opere,  e lo descrive come una sfera incontaminata da dove lui, in qualche modo, “pesca” le immagini che poi rappresenta. Un luogo dove la sensazione è di fluidità, di assenza di spigolosità ed assenza di interruzioni. Le sue opere sono proprio così: linee fluide che corrono verso un ipotetico infinito. Si avverte chiaramente una pacata aspirazione verso altro, che probabilmente è una sfera spirituale: i volti guardano spesso il cielo, le braccia sono spesso protese verso l’alto. Certamente non c’è niente di ingabbiato o rigido ed è da qui che nasce la sensazione confortante e rassicurante delle sue opere. Come se ogni pensiero – anche quando tormentato – fosse stato filtrato e decantato per poi essere ri-proposto sfrondato della realtà contingente e rappresentato in modo lieve ed ottimistico.

 

Tempesta

Tempesta

 

 

Lo stile e la materia

La cifra più evidente delle opere di Bucci è la grande eleganza, lo stile pulito ed impeccabile, espressione di una interiorità ricercata. Questa estrema raffinatezza esprime comunque contenuti molto vicini all’immaginario di ciascuno di noi dato che le sue opere – obiettivamente – incantano e portano ad una sosta di fronte a loro, come se avvenisse un improvviso auto-riconoscimento. In sostanza queste forme plastiche ed immobili, arrivano a far risuonare corde intime ed universali, come deve accadere nell’Arte, quella con la A maiuscola. Ed in effetti al centro delle opere di Bucci c’è sempre l’uomo.

Interessante a questo punto il racconto di Bucci sulla fase operativa, quella che dal pensiero porta all’opera finita. Spiega che il processo di realizzazione non sempre è così lineare  e che a volte è necessario accettare dei compromessi, imposti dalla materia:

“l’immaginazione pura e semplice deve fare i conti con la materia che ha le sue esigenze. Il compromesso è fra la materia e l’idea ispiratrice che necessariamente si modifica in base a ciò che, momento per momento, la materia suggerisce”

Questo processo di adattamento avviene durante la realizzazione dell’opera: l’abbozzo iniziale avviene con le mani (l’idea inizia a prendere forma) poi man mano che l’argilla asciuga si utilizzano strumenti sempre più fini e si cerca la maggiore corrispondenza fra l’idea e l’opera; è in questo frangente operativo che il dialogo con la materia si va vivo, l’artista chiede, la materia risponde in un continuo reciproco adattamento fino all’ottenimento dell’opera  finita che potrà avere  più o meno aderenza con l’idea iniziale.

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L’oggetto artistico

Le opere di Andrea Bucci sono dei bellissimi oggetti di arredamento, apprezzati ed ormai diffusi in tutta Europa ed oltre.

Regalano un tocco di profondità all’ambiente che li ospita, attorno ad esse è come se circolassero dei pensieri, lo sguardo di ognuno si sofferma, a ciascun osservatore è suscitato un’immagine, un’idea  che evidentemente rimangono nell’aria. Potere dell’Arte e della Creatività.

 

il tavolo dell'artista

il tavolo dell’artista

 

Alcune delle opere sono UNICHE, altre vengono proposte come multipli. Acquistare le opere di Andrea Bucci è un sicuro investimento.

La Galleria Livin’art – Arte da vivere propone diverse opere  dello scultore Andrea Bucci, sia opere uniche che multipli. Su www.livinart.it è possibile conoscere le quotazioni , avere i dettagli tecnici, vedere le opere ambientate ed altro ancora.

 

Laura G. Livin’art – Arte da vivere

 

 

Michaela Kasparova e gli effetti dell’ arte

“.. scaravento il sacco con pezzetti di carta stropicciata e colorata accumulata nel tempo. Rovescio anche i ritagli di tessuto, raccolti qua e là.. Ecco due mucchi caotici, senza forma, per me estremamente stimolanti..Mi diverto a trasformare il caos in immagini con un occhio all’infanzia, uno all’età adulta, il terzo all’ironia..” M. K.

 

Ma dove mi trovo n.2 cm 70x50

Ma dove mi trovo n.2 cm 70×50

 

Approfondire le impressioni è avvicinarsi all’arte

Avvicinarsi all’arte è approfondire le prime impressioni che un’opera suscita su di noi. E’ affascinante come l’arte agisca sulle nostre emozioni, in un modo che ci è poco chiaro, per strade emotive imperscrutabili di cui sappiamo solo la tappa finale: un senso di novità e poi di maggiore conoscenza di noi stessi. Ciò che è chiaro è che quando guardiamo un’opera d’arte proviamo qualcosa. O più cose. Questo è valido sia per un quadro di un grande autore che per opere di artisti non famosi quando si tratti vere mentalità artistiche. Se un artista è chi ha l’esigenza primaria di esprimere la propria personalità attraverso un mezzo come l’arte figurativa, Michaela Kasparova è una vera artista.

L’attrazione per l’arte

E’ un’attrazione inspiegabile quella che a volte proviamo verso opere della creatività, è come una forte empatia verso quell’oggetto ed il suo contenuto che ci può condurre al desiderio di quello stesso oggetto, di quell’opera, come se il possederla potesse ricomporre qualcosa dentro di noi. In effetti è così, l’arte è anche questo: pacificazione, ricordo di emozioni e bellezza, tutti aspetti che danno significato all’esistenza quotidiana. Le opere di Michaela Kasparova hanno la forza dell’immediatezza e portano ad un senso  di identificazione. Per questo ed in virtù di una loro profondità e complessità assai lontana dall’apparente semplicità le opere di Michaela Kasparova hanno gradualmente acquisito valore e riconoscimento.

Le opere di Michaela Kasparova

Ad un primo sguardo le opere della Kasparova, con i loro colori personaggi e movimenti vivaci rimandano alla spensieratezza dell’infanzia, alla leggerezza di pensiero. Ma presto scopriamo che non è proprio così. Noi adulti siamo attirati dalle sue opere e non proviamo solo sentimenti di giocosità e libertà, ci soffermiamo oltre, la mente procede per altre strade, più interne. L’artista, quindi, è riuscita a esprimerci il suo pensiero, la sua personalità, la doppia lettura della vita. Il misterioso meccanismo dell’arte si è compiuto. Guardiamo il quadro e dialoghiamo con noi stessi.

Fai click sull’immagine per ingrandirla

 

I “Rotolamenti Universali”

Come nei quadri della serie “Rotolamenti Universali”: percepiamo da lontano che al di là di quello che ci appare a prima vista la tematica è esistenziale. Animali, cose, persone rotolano in un movimento che sembra non avere fine come trascinati dal turbinio di pensieri incessanti e concentrici che nella rappresentazione creativa vengono declinati a gioco. Attraverso un tipo di immagine vagamente esacerbata ed esagerata veniamo in realtà portati su territori ben diversi da quelli dei colori e del gioco.

La tecnica mista

Michaela Kasparova utilizza colori dai toni forti e linee decise, prospettive sghembe e vertiginose che tradiscono, fortunatamente, la sua interiorità in modo tale da portare la complessità in contesti di racconto apparentemente semplici e quotidiani. L’artista, anche, improvvisa, come quando allegra ma non spensierata aggiunge alle sue opere pezzetti di giornale per un bisogno di attingere ad un evidente vissuto quotidiano o quando appone fili e stoffe memore della sua espressività multidisciplinare. Tutto ciò sempre a dimostrazione di una complessità di pensiero e di espressione.

Le opere di Michaela Kasparova sono esposte su www.livinart.it con le relative quotazioni e descrizioni tecniche e la possibilità di vederle ambientate

particolare di opera

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Laura G.  Livin’art  – Arte da vivere

Un blog sull’ arte?

 

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Sergio Fortuna fotografia

 

Perché un blog sull’arte?

Per avvicinarsi all’arte ed agli artisti, con curiosità, voglia di scoprire in punta di piedi ciò che ruota attorno a questo affascinante mondo. Facendo domande, semplici. Cercando risposte dagli artisti e dagli esperti.

E’ davvero possibile vivere l’arte? Certamente sì. E come? Scoprendo sempre qualcosa di nuovo anche seguendo un blog sull’arte che faccia entrare creatività e bellezza nella vita di tutti i giorni così da avere sempre a disposizione un po’ di Arte da vivere !

Sappiamo che l’arte e il bello possono regalare un grande benessere, sappiamo che il nostro sguardo è alla ricerca di emozioni e suggestioni che ci portino ogni giorno in un luogo diverso, il luogo delle emozioni, quel posto segreto che è lontano dagli altri e vicino noi stessi.

Così come quando ci immergiamo nella lettura di un buon libro o veniamo coinvolti da un bel film, entrare in contatto con la creatività e l’arte ci aiuta nella nostra quotidiana ricerca di ciò che ci piace e ci dà svago avvicinandoci alla nostra natura.

L’arte muove corde nascoste e poco sollecitate del nostro animo, corde che nel quotidiano non vengono sollecitate. E’ un esperimento che possiamo fare quello di perderci ad ammirare, osservare, confrontare le opere di artisti contemporanei che attraverso esse danno la loro personale lettura del mondo. Avremo prova di quanto l’arte faccia bene allo spirito ed al nostro umore.

Il mondo dell’arte e degli artisti si muove parallelo al nostro quotidiano, ci stimola ed incuriosisce mettendo in moto la nostra immaginazione e quella parte di sé che spesso e volentieri rimane sopita mentre lavoriamo e siamo dietro alle nostre attività quotidiane.

Avvicinarsi all’arte ed agli artisti è n’esperienza a cui non dobbiamo rinunciare, ci arricchisce, ed è conoscere mentalità e stili di vita con cui entriamo raramente in contatto. Esplorare l’arte contemporanea e gli artisti che la animano è aggiungere una chiave di lettura al nostro vivere.

Per questo, ed anche altro è nato un blog sull’arte: Arte da vivere !

 

Laura G.  Arte da vivere – Livin’art