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2020, Raffaello Sanzio, la Pandemia
“Lontana è la lettura di una mascherina angosciante o intrisa di dolore. La mascherina diventa elemento positivo e salvifico, scudo e protezione di un tesoro da salvaguardare fatto di memoria e umanità, il luogo da cui ripartire per colorare nuovamente le nostre menti e i nostri cuori inariditi.”
Serie “EMERSIONI” di Marco Minozzi
GENNAIO 2021
SPAZIO ESPOSITIVO LIVIN’ART
VIA DELLA CERVIA, 19 LUCCA
Marco Minozzi vive e lavora a Firenze da molti anni. E’ nato a Roma dove ha trascorso parte della sua crescita e formazione artistica.
Si impadronisce della tecnica dell’olio su tela attraverso un continuo lavoro di copia degli antichi maestri del 500 e 600 sotto la guida di un maestro, acquisendo nello stesso tempo i segreti riguardanti la preparazione dei colori, dei metodi e dei materiali della tecnica pittorica.
Ha poi affinato le sue abilità nella figurazione, nell’astrazione parziale fino a includere la figura umana all’interno di ambientazioni astratte, circondate da forme emblematiche che innescano inevitabilmente la percezione dello spettatore, come tipicamente si osserva nella Serie Emersioni che qui presentiamo.
info artedavivere@livinart.it
Le Ninfee, fiori d’acqua – Un giardino in città
L’ultima mostra presso lo Spazio Espositivo in Via della Cervia, 19 a Lucca ha avuto come tema le Ninfee, i fiori d’acqua. L’autore è Andrea Mattiello.
Questi originalissimi fiori esercitano un grande fascino e sono da sempre motivo di ispirazione artistica, basti pensare alle grandi opere di Claude Monet.
L’acqua è un elemento che porta con sé l’idea di nascita e di vita, ed i giardini acquatici richiamano un senso di pace e di profondità, inducendo alla riflessione.
L’ispirazione di Andrea Mattiello nasce da questo e le sue composizioni in acrilico e collage su tela esprimono una serena introversione.
“Le Ninfee sono dei bellissimi fiori acquatici che non smettono di affascinarci.
Solitari e placidi abbelliscono piccoli e grandi specchi d’acqua. Esaltando la bellezza di certi angoli naturali ci fanno sentire in armonia con la natura.
Le opere di Andrea Mattiello suggeriscono sensazioni fluide e leggere come l’acqua, i fiori ed i pensieri:
stralci di carta sapientemente composti sulla tela richiamano i leggeri movimenti d’acqua, i riflessi, le ombre ed i colori di quelle preziose porzioni di mondo che sono i giardini acquatici.”
L’ esposizione di Via della Cervia ha valorizzato le opere di Andrea: le giuste dimensioni e proporzioni dello spazio hanno fatto “uscire” l’atmosfera tipica di un giardino appartato e silenzioso.
L’ispirazione di Andrea Mattiello non si è conclusa ed ha appena realizzato tre nuove opere dai titoli molto evocativi:
Tutte le opere della serie “Waterflowers” sono disponibili sul sito Livin’art – Arte da Vivere!
info artedavivere@livinart.it / www.livinart.it
Laura Guadagnucci, coordinatrice Livin’art – Arte da Vivere
Sguardi immoti – fotografia
L’ingresso è al buio, due alla volta, musica di sottofondo.
Le 8 opere in mostra fanno parte di un lavoro di interpretazione artistico/ fotografica di alcuni capolavori presenti alla Galleria d’Arte Moderna di Milano (GAM). L’autore è il fotografo Alessandro Giuliani.
Quattro di queste opere fotografiche sono state inserite all’interno della guida del Museo.
Il lavoro complessivo è costituito da 25 tavole fotografiche, opere uniche. L’autore all’interno del Museo, seguendo la sua ispirazione, ha fatto una serie di scatti su pellicola in bianco e nero.
Il risultato finale sono preziose stampe in camera oscura. La tecnica di stampa utilizzata è detta “gelatina a pennello”.
L’autore agisce intervedendo a pennello sulla carta da stampa, impregnata di gelatina, prima che su questa venga fissata l’immagine. Un passaggio creativo che esalta la bellezza delle opere d’arte oggetto dello scatto fotografico, e che dona all’immagine un senso di indefinito e di antico.
L’installazione è fascinosa e suggestiva, le opere retroillumninate sprigionano il massimo della loro forza espressiva.
Il contrasto fra la sacralità delle opere classiche oggetto dello scatto di Giuliani e la semplicità dell’installazione rende la visita allo spazio espositivo di Via della Cervia un’occasione sensoriale molto interessante.
I preparativi …
Da non perdere!
Le opere sono visibili ed in vendita sul nostro sito www.livinart.it
Per qualsiasi ulteriore richiesta e/o informazione artedavivere@livinart.it
Laura Guadagnucci
coordinatrice Livin’art – Arte da Vivere
“Sogni (di libertà)” con la pittura
Il nuovo allestimento allo spazio espositivo di Via della Cervia vede protagonista l’artista Fabrizio Barsotti.
La sua cifra poetica si manifesta attraverso un mondo di fiaba e sogno ampliato e reso vivido dalla forza dei colori, che non indugiano ma anzi esprimono con vitalità il messaggio interiore dell’autore.
Sono in mostra 12 opere, acrilico su tela. Il tema delle opere è il viaggio inteso come ricerca di una propria e riconosciuta umanità; il forte contrasto rosso/nero esprime la forza, la passione e l’audacia che a volte occorrono per affrontare il viaggio inteso come inevitabile aspirazione alla libertà.
Lo spazio espositivo si trova, come sempre, in Via della Cervia 19 nel centro storico della città di Lucca. Lo spazio si affaccia su una caratteristica piazzetta, è un luogo appartato e tranquillo pur trovandosi vicinissimo alle principali piazze monumentali della città, come Piazza San Michele e Piazza del Duomo (San Martino).
Chi raggiunge questo caratteristico angolo della città è perchè ha una sua propria curiosità che esula e si distanzia dai percorsi più comuni e caotici, e sarà quindi attratto da questo spazio piccolo, accogliente che trasuda arte.
In mostra anche una serie di acquerelli su carta dai colori e dai contenuti più lievi e sfumati ad esprimere il momento del sogno come forza propulsiva verso la successiva azione, il viaggio.
15-25 Aprile Via della Cervia, 19 Lucca Centro storico h 17/19
Laura Guadagnucci
L’ artista parigino di Livin’art
Frederic Belaubre si unisce alla Scuderia degli artisti Livin’art.
Svolge la sua attività in un caratteristico atelier in Rue Cyrano de Bergerac nella città di Parigi.
La sua produzione artistica spazia dall’acquarello all’olio su tela, da dipinti astratti/ onirici a delicate ed espressive raffigurazioni della natura, degli animali, del paesaggio.
Frederic vive la pittura come un atto di conoscenza, come il risultato di una personale ricerca, come continui tentativi di trasfigurare una realtà sempre mutevole.
Siamo contenti di diffondere il suo sguardo artistico anche in Italia.
Qua un’anteprima della sua produzione artistica:
Il gatto è uno dei suoi soggetti, è tema universale in arte, da sempre spunto per la creatività. Il tratto grafico di Frederic Belaubre è nuovo, lieve e deciso, poche linee e colori e l’animo inafferabile del felino è presto rappresentato …
La serie di acquarelli che troverete su Livin’art è composta di 22 tavole : ognuno troverà il suo gatto preferito!
Ed anche i paesaggi e le nature morte esprimono una artistica visionarietà; il tratto ad acquarello di Frederic Belaubre non stanca, cattura e coinvolge.
Tutto questo presto su www.livinart.it
Vi aspettiamo!
Laura Guadagnucci – Livin’art Arte da Vivere
Progetto fotografico ” Potere e Pathos – Variazioni ” : i bronzi ellenistici declinati ad immagine contemporanea
Lo scorso inverno a Firenze l’esposizione di un certo numero di bronzi ellenistici è stata vissuta come un vero e proprio evento, di grossa portata. E’ stata infatti la prima volta che accadeva la contemporanea messa in mostra di 50 capolavori in bronzo, provenienti dai più importani musei archeologici italiani ed internazionali, approdati quindi a Palazzo Strozzi.
Allestimento impeccabile, suggestione unica. La mostra è poi volata a Los Angeles.
Il Progetto Fotografico di Alessandro Giuliani è mosso dall’ispirazione data dalla classicità unità all’opportunità di una vicinanza fisica con le millenarie opere. Ed inizia con un taccuino di appunti
Il risultato finale è Variazioni I – II – III – IV
Concepita come opera unica è costituita da stampe fotografiche cm 10×15 (1/1) realizzate in camera oscura ed apposte su n. 4 supporti in tela cm 40×40. Ogni tela ha comunque la forza ed il contenuto per una sua propria singola esistenza.
Vista la interessantissima mostra e vista l’opera Variazioni come sua interpretazione fotografica, le considerazioni sono tante e stimolanti, l’approcio emozionale ed interpretativo infatti può scorrere su e giù su più livelli.
La ripetitività delle immagini è tipica di uno sguardo contemporaneo (Warhol), il fatto che l’oggetto dello sguardo siano opere della classicità greca rende Variazioni un’opera dalle molteplici letture ed interpretazioni. L’angolazione contemporanea data dal mezzo fotografico in sè induce a soffermarsi.
L’apparecchio fotografico è utile strumento per non fermarsi ad una unica interpretazione artistica: diventa espediente a tutto tondo per esagerare e forse dissacrare, se pur con soggezione, il mito ma anche per avvicinarlo a noi.
L’immagine ripetuta ma non uguale a se stessa è analisi di essa, ma è anche desiderio e possibilità di sovvertire un messaggio: in teoria non occorre il ripetersi dell’immagine per rappresentare l’opera – un’opera scultorea classica che è unica ed irripetibile – ma in questo modo le si dà una nuova possibilità di agire sull’immaginario suscitando curiosità e avvicinandola ai nuovi modelli di lettura del mondo.
E’ un approccio contemporaneo sul tema dell’uomo classico.
L’opera Variazioni ci attrae per il contrasto che contiene in sé.
Quotazione
1 Variazione 120 euro
Opera completa ( Variazione I – II – III – IV) 400 euro
Info artedavivere@livinart.it
Laura Guadagnucci – Livin’art Arte da vivere
La grandissima tela di Marcos de Oliveira e l’ Universo magico che abita il suo essere
E’ impressionante ed emozionante anche solo per le sue dimensioni. Otto metri di lunghezza, due di altezza per una tela spessa cinque centimetri. Un lavoro unico, di grande valore.
Warriors of the Annunciation – acrilico su tela cm 200x800x5
Questo super dipinto si compone di cinque pannelli dove trova espressione tutta la poetica di Marcos de Oliveira ed il suo specifico ed originale modo di creare.
Osservando questa opera si comprendono le parole dell’autore quando dice che ogni sua creazione è come un rituale che inizia dalla preparazione dei pannelli per terminare con il loro totale completamento. Un lavoro che richiede tempo ma che, soprattutto, porta a sviluppare un’energia diversa e specifica per ogni opera.
In questa opera ancor più che in altre si manifesta lo specifico stile di creazione di Marcos de Oliveira che ogni volta che crea un’opera avverte, mentre lavora, l’ispirazione per quella successiva suggestionato dalle opere già fatte, da quella in corso d’opera e dall’ambiente che lo circonda.
Questa opera lunga otto metri e composta da cinque pannelli è il susseguirsi di ispirazioni senza interruzioni, un susseguirsi di idee non separabili ma da comporre necessariamente in un’ unica storia, in un solo articolato significato.
Ed ecco che troviamo in un unico magnifico lavoro il mondo artistico dell’autore, un mondo composito di esseri fantastici, guerrieri celesti, santi, angeli, animali. “…questo Universo magico che abita il mio essere “.
Attraverso l’arte Marcos de Oliveira vuole trasmettere quell’energia capace di trasformare la realtà e l’uomo attraverso un possibile collegamento con il grande potere creativo dell’ Universo, potere che solo l’arte può esprimere.
Marcos de Oliveira riesce nell’intento realizzando opere di grande valore e qualità, sempre attento ad utilizzare materiali che rendano i suoi lavori inalterabili nel tempo e di sicuro valore artistico per investitori e collezionisti.
Per informazioni artedavivere@livinart.it
Laura Guadagnucci
Conversazione con lo scultore, ispirazione e materia
L’atelier
Andrea Bucci mi ospita nel suo atelier del centro storico della città di Lucca.. Un ambiente accogliente che trabocca di oggetti artistici. Per lo più le sue sculture in ceramica, ma anche fotografie – la passione – e quadri suoi e del padre pittore. Una tenda porta al retro – bottega, dove lo scultore procede con le sue creazioni.
Il pensiero e l’ispirazione
Ma come si diventa scultori? Da cosa lo si può capire? Probabilmente le strade sono tante e misteriose, e parlando con Andrea si può conoscere la sua esperienza. Ricorda che cominciava già a dare forma alla sua fantasia di bambino con la mollica del pane per poi passare a vari tipi di plastilina ed approdare finalmente all’argilla intorno ai 16 anni. Certo è che i suoi ricordi spaziano nel mondo dell’arte, tanto da poter dire che l’arte l’ha introiettata nel quotidiano, ed inconsapevolmente ha modellato nel tempo la sua particolare visione (od evasione) del mondo, che si manifesta nella particolare estetica delle sue opere.
Andrea Bucci prova a definire il mondo che ispira le sue opere, e lo descrive come una sfera incontaminata da dove lui, in qualche modo, “pesca” le immagini che poi rappresenta. Un luogo dove la sensazione è di fluidità, di assenza di spigolosità ed assenza di interruzioni. Le sue opere sono proprio così: linee fluide che corrono verso un ipotetico infinito. Si avverte chiaramente una pacata aspirazione verso altro, che probabilmente è una sfera spirituale: i volti guardano spesso il cielo, le braccia sono spesso protese verso l’alto. Certamente non c’è niente di ingabbiato o rigido ed è da qui che nasce la sensazione confortante e rassicurante delle sue opere. Come se ogni pensiero – anche quando tormentato – fosse stato filtrato e decantato per poi essere ri-proposto sfrondato della realtà contingente e rappresentato in modo lieve ed ottimistico.
Lo stile e la materia
La cifra più evidente delle opere di Bucci è la grande eleganza, lo stile pulito ed impeccabile, espressione di una interiorità ricercata. Questa estrema raffinatezza esprime comunque contenuti molto vicini all’immaginario di ciascuno di noi dato che le sue opere – obiettivamente – incantano e portano ad una sosta di fronte a loro, come se avvenisse un improvviso auto-riconoscimento. In sostanza queste forme plastiche ed immobili, arrivano a far risuonare corde intime ed universali, come deve accadere nell’Arte, quella con la A maiuscola. Ed in effetti al centro delle opere di Bucci c’è sempre l’uomo.
Interessante a questo punto il racconto di Bucci sulla fase operativa, quella che dal pensiero porta all’opera finita. Spiega che il processo di realizzazione non sempre è così lineare e che a volte è necessario accettare dei compromessi, imposti dalla materia:
“l’immaginazione pura e semplice deve fare i conti con la materia che ha le sue esigenze. Il compromesso è fra la materia e l’idea ispiratrice che necessariamente si modifica in base a ciò che, momento per momento, la materia suggerisce”
Questo processo di adattamento avviene durante la realizzazione dell’opera: l’abbozzo iniziale avviene con le mani (l’idea inizia a prendere forma) poi man mano che l’argilla asciuga si utilizzano strumenti sempre più fini e si cerca la maggiore corrispondenza fra l’idea e l’opera; è in questo frangente operativo che il dialogo con la materia si va vivo, l’artista chiede, la materia risponde in un continuo reciproco adattamento fino all’ottenimento dell’opera finita che potrà avere più o meno aderenza con l’idea iniziale.
L’oggetto artistico
Le opere di Andrea Bucci sono dei bellissimi oggetti di arredamento, apprezzati ed ormai diffusi in tutta Europa ed oltre.
Regalano un tocco di profondità all’ambiente che li ospita, attorno ad esse è come se circolassero dei pensieri, lo sguardo di ognuno si sofferma, a ciascun osservatore è suscitato un’immagine, un’idea che evidentemente rimangono nell’aria. Potere dell’Arte e della Creatività.
Alcune delle opere sono UNICHE, altre vengono proposte come multipli. Acquistare le opere di Andrea Bucci è un sicuro investimento.
La Galleria Livin’art – Arte da vivere propone diverse opere dello scultore Andrea Bucci, sia opere uniche che multipli. Su www.livinart.it è possibile conoscere le quotazioni , avere i dettagli tecnici, vedere le opere ambientate ed altro ancora.
Laura G. Livin’art – Arte da vivere